

Lo sviluppo psicosessuale secondo Freud
La sessualità, originariamente pensato come unitaria, si è dissolta in una molteplicità di singole pulsioni; e poiché era un tacito presupposto che la sessualità avesse origine nei genitali, Freud arrivò a ipotizzare le cosiddette “zone erogene”, con cui egli designava la bocca, la pelle, l’ano etc. Inoltre, descrisse quelle da lui definite fasi psicosessuali:
Fase orale: prima fase dello sviluppo psicosessuale e corrisponde al primo anno di vita del bambino. La relazione fondamentale con il mondo esterno è con la madre, con il suo seno e ha a che fare con il nutrimento. La libido, per Freud l’energia sessuale, si concentra nella bocca: il bambino tende a portare tutto alla bocca, dal seno della madre agli oggetti che lo circondano.
Fase anale: corrisponde al periodo che va dai 2 ai 3 anni di vita, momento dello sviluppo fisico che permette al bambino di controllare le funzioni sintetiche. Il bambino prova interesse e piacere per le proprie feci; può nascere un conflitto nella tensione tra l’espulsione e il trattenere le feci. Di solito la fissazione al periodo anale è provocata soprattuto dal modo in cui è stato imposto al bambino l’uso del vasino.
Fase fallica: la fase fallica si sviluppa tra i 4 e i 5 anni di vita del bambino, periodo nel quale il bambino si rende conto della diversità tra i due sessi. In questa fase si generano: rendendosi conto di non avere il pene la bambina invidia quello del padre o dei fratelli. Il complesso di castrazione nel maschio: il bambino ha paura di perdere il pene (evirazione). In questa fase nasce il complesso di Edipo nei maschi e il complesso di Elettra nelle femmine. Freudianamente si pensa che il super-io nasca/è l’erede del complesso edipico.
Fase di latenza: nessun ulteriore sviluppo psicosessuale si svolge durante questo stadio (compreso tra gli 8 e gli 11 anni). Freud pensava che la maggior parte degli impulsi sessuali fossero repressi durante lo stadio latene e che l’energia sessuale poteva essere sublimata attraverso l’attività scolastica, gli hobby e le amicizie. Gran parte dell’energia del bambino viene incanalata nello sviluppo di nuove abilità e nell’acquisizione di nuove conoscenze. Il suo giocare diventa in gran parte limitato ad altri bambini dello stesso sesso.
Fase genitale: la fase genitale inizia con la pubertà (12 – 17 anni) e si completa durante il resto della vita. In questo periodo l’individuo deve risolvere i conflitti e le fissazioni derivanti dalle fasi precedenti. Secondo Freud, se si sono generate fissazioni durante le precedenti fasi, non ci sarà sufficiente energia sessuale per permettere un pieno sviluppo della fase genitale. A questo proposito, è necessario risolvere ogni eventuale fissazione al fine di ottenere un completo ed equilibrato sviluppo psicosessuale.