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Disturbo da stress post traumatico
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Eventi traumatici ed alterazioni psichiche e fisiologiche

Trauma dal greco “rottura”, è la conseguenza di un evento o una sequela di eventi con caratteristiche tali da interrompere la continuità normalmente avvertita da un soggetto tra esperienza passata e intenzionalità. Per essere traumatico l’evento deve produrre un’esperienza vissuta come critica, eccedente cioè l’ambito delle esperienze normalmente da lui prevedibili e gestibili.

Il termine trauma quindi ci indica la rottura di un qualcosa che rompe e spezza l’equilibrio del soggetto. L’equilibrio può far riferimento a diverse condizioni:

biologiche come respirare ed alimentarsi

psicologiche cioè sentirsi bene, avere gioia di vivere, avere voglia di approcciarsi alla vita quotidiana

psicosociali cioè essere in grado di tessere delle relazioni, riuscire a comunicare con un altro individuo, riuscire a stare al passo con un interlocutore.

Quando tutte queste caratteristiche vengono interrotte e l’interruzione deve essere patologica, cioè risulta essere una condizione che necessita di un supporto per essere ripristinata.

Diversamente da altre forme di disturbo psicologico, la questione centrale nel caso dei traumi è la realtà. É la verità dell’esperienza traumatica che ne costituisce il nucleo psicopatologico, si tratta di una patologia legata alla storia stessa (Caruth, 1995). Nel disturbo da stress post traumatico l’eziologia è reale, cioè vi è un danno fisico o psichico all’origine della condizione psicopatologica e quindi quel danno fisico o psichico deve essere subito intercettato.

Alla base del DSPT c’è la caratteristiche oggettiva del trauma, che deve essere violento, forte, qualcosa di impensabile, ma dall’altra parte è bene tenere presente, che c’è anche un soggetto che con le proprie caratteristiche individuali va ad interpretare ad accogliere e a dover metabolizzare questo trauma; quindi l’interpretazione e la caratterizzazione soggettiva del trauma è un elemento molto importante in questo tipo di disturbi.

Il DSPT è la conseguenza del fatto che il tempo da solo non sempre è sufficiente a guarire tutte le ferite. Il ricordo del trauma non viene assimilato e accettato come parte del proprio passato personale, e inizia invece a esistere indipendentemente dagli schemi precedenti, viene cioè dissociato. Il trauma ha determinato un senso di
incompletezza e viene dissociato cioè rischia di essere rivissuto sempre.

 

Subito dopo un evento traumatico, quasi tutte le persone subiscono pensieri forzati su quel che è successo (McFarlane, 1992). Queste interferenze aiutano ad:

-apprendere dall’esperienza e pianificare attività reintegranti attraverso l’accomodamento; cioè il soggetto davanti a un trauma riesce ad apprendere dalle
esperienze, a fare su queste esperienze negative e ad andare avanti

-accettare gradualmente quel che è successo e adeguare le aspettative attraverso l’assimilazione. Il soggetto gradatamente accetta quel che è successo e va avanti. Questo determina una condizione fisiologica o para fisiologica di elaborazione del trauma, una memorizzazione degli eventi passati che permette a un individuo che ha subito trauma di raggiungere degli scopi con maggiore successo.

Quando si sviluppa un DSPT?

Vi è una sensibilizzazione e con ogni replica del trauma si giunge a un livello ulteriore di stress; in questi individui, l’evento traumatico, che era iniziato come processo sociale e interpersonale, finisce per avere conseguenze biologiche secondarie difficili da sovvertire una volta consolidate. L’evento traumatico non costituisce più un elemento sociale e interpersonale.

Il soggetto che ha subito il trauma non è soltanto al centro dell’attenzione ambientale ma diventa esso stesso l’osservatore delle proprie problematiche e va incontro ad alterazioni quasi sempre irrimediabili. Le alterazioni hanno a che fare con iperarousal, ipereccitabilità, ansia, depressione e altre condizioni patologiche.

Nel DSPT il passato é rivissuto come un’immediata intensità sensoriale ed emotiva che fa sì che le vittime abbiano la sensazione che l’evento stia ancora accadendo nuovamente.

La differenza che esiste tra un soggetto che subisce traumi e un soggetto che presenta un DSPT: il soggetto che supera il trauma è colui che ha memoria dell’evento traumatico ma ne parla e ha metabolizzato la condizione. Il soggetto che presenta un DSPT è colui che, in maniera alterata, rivive frequentemente con una intensità estrema il trauma subito.

Fonte: Lezione del Prof. Tommaso Scandale Uninettuno University

 

Pubblicato
11 Giugno 2023

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